Finanziamenti Privati

Cos’è il prestito con delega

Con l’operazione di prestito con delega, un dipendente, d’impresa statale o pubblica, può cedere una quota di stipendio in concorrenza con una rata di cessione del quinto dello stipendio.
In quest’operazione il cliente delega all’amministrazione d’appartenenza il pagamento delle rate mensili del finanziamento.
I prestiti con delegazione di pagamento in busta paga, così come la cessione del quinto dello stipendio, sono regolati dal D.P.R. n. 180 del 05/01/1950 e successivo regolamento, D.P.R. n. 859 del 28/07/1950.
Inoltre, tali prestiti sono disciplinati dagli artt. 1269 e 1723, II comma, del Codice Civile e dalle Circolari Ministeriali n. 46 (prot. n. 164511), n. 63 (prot. n. 193711), n. 29 (prot. n. 124962) rispettivamente dell’08/08/1995, del 16/10/1996 e dell’11/03/1998 emanate dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica - Ragioneria Generale dello Stato - Ispettorato Generale di Finanza, in materia di ritenute mensili sugli stipendi dei dipendenti pubblici.

I prestiti con delega possono essere contratti per durate variabili dai ventiquattro ai centoventi mesi.

Possono contrarre il prestito:
· Tutti i dipendenti pubblici e parastatali (Asl, Comuni, Provincia, Ferrovie, Poste);
· Tutti i dipendenti delle amministrazioni statali convenzionate con l’Istituto di Credito erogante il prestito.

Possono contrarre il prestito con delega tutti i dipendenti statali o pubblici assunti stabilmente, di ruolo o con contratto lavorativo a tempo indeterminato.
I requisiti necessari per l’ottenimento del finanziamento sono i seguenti:
· l’iscrizione al Fondo di Previdenza e Credito, tenuto dall’IN.P.D.A.P., da almeno un anno;
· non fruire in atto di aspettativa (senza assegni);
· non essere soggetti ad obblighi di leva;
· che non siano in corso provvedimenti che producano la cessazione o la diminuzione della retribuzione.
Possono contrarre il prestito con delega anche coloro che non hanno i requisiti minimi di anzianità previsti dall’INPDAP. Quindi, un dipendente statale o pubblico con meno di quattro anni d’iscrizione al Fondo Credito, tenuto dall’Inpdap, può contrarre il finanziamento.

1. la domanda di finanziamento è a firma singola; non è richiesta la garanzia del coniuge;
2. non occorre presentare documentazione giustificativa di spesa, come preventivi o fatture quietanzate, a differenza dell’INPDAP;
3. non sono richieste firme di avallo per l’ottenimento del finanziamento;
4. non si richiede la firma di cambiali a garanzia del finanziamento;
5. il finanziamento può essere contratto anche da quei dipendenti con i seguenti problemi:
o protesti: la cessione del quinto dello stipendio rappresenta l’unica forma di credito per chi ha subito un protesto;
o soggetti cattivi pagatori: possono contrarre il prestito anche coloro che alla Centrale dei Rischi (CRIF) presentano negatività come debiti incagliati, finanziamenti pagati in ritardo o arretrati;
6. la rata mensile rimane fissa per tutta la durata del finanziamento e non tiene conto dell’andamento dei tassi di mercato;
7. nessuna commissione o spesa aggiuntiva di mediazione è dovuta dal cliente essendo la rata mensile comprensiva di ogni onere;
8. il finanziamento può essere rinnovato prima della scadenza;
9. il finanziamento può essere estinto prima della sua scadenza con conseguente sconto degli interessi ancora da pagare.

Il tasso d’interesse di un’operazione di cessione del quinto dello stipendio è fisso. Il Taeg (tasso annuo effettivo globale, cioè costo totale del prestito) è comprensivo di qualsiasi spesa come: l’istruttoria pratica, i costi amministrativi bancari, i premi per le polizze rischi vita ed impiego (per i dipendenti pubblici e privati) ed il costo per il rilascio della garanzia da parte dell’INPDAP (per i dipendenti statali).

Un prestito con delega, erogata per mezzo di Athena Finanziamenti, non comporta per la clientela il sostenimento di nessuna spesa.
Pertanto i preventivi rilasciati da Athena Finanziamenti e dai suoi affiliati sono da intendersi al netto di qualsiasi spesa.